Spagna meridionale On the Road
22 LUGLIO - 1 AGOSTO 2016
GIORNO 1
Zurigo - Palafruguell
Ad eccezione di qualche tappa obbligata, come Madrid o Barcellona, la Spagna è uno di quei territori che non abbiamo mai esplorato approfonditamente. E qual è il modo migliore per farlo se non imbracciare il volante e guidare attraverso le sue strade e i paesi meno noti.
Partiamo dopo la giornata lavorativa, viaggiando di notte quando il traffico è più diradato e a parte una piccola pausa all’altezza di Clermont-Ferrand, guidiamo fino ad arrivare nel borgo di Palafruguell il mattino successivo.
GIORNO 2
Palafruguell - Saragozza
Decidiamo di evitare le mete più note, già viste o dove si possa facilmente arrivare con un volo internazionale, e ci dedichiamo agli angoli della Spagna più remoti, quelli che non possono essere raggiunti senza un’auto.
Prima meta il minuscolo paesino di Palafruguell, un gioiellino con stradine acciottolate e case in pietra color ocra. Facciamo poi una sosta per riposarci un po’ dal viaggio sulla costa, nel piccolo paese di Llafranc, e dopo un gelato ci rimettiamo in viaggio, desiderosi di raggiungere l’hotel che ci ospiterà per la sera, a Saragozza.
HOTEL: Hotel Sauce
A parte la maestosa cattedrale che troneggia nella vastissima piazza principale, non c’è molto da vedere e dopo qualche tapas, andiamo a dormire.
GIORNO 3
Saragozza - Valencia
Dopo una colazione decisamente spagnola, a base di tostadas e tortilla, usciamo per una passeggiata diurna in città, e confermiamo decisamente l’impressione della sera precedente. La città è abbastanza degradata e con tanti edifici abbandonati. Unica perla è il castello moresco Aljaferia che troviamo quasi per caso e nel quale entriamo per una visita gratuita domenicale. Bellissimo e unico rispetto a quello che abbiamo visto finora in altri viaggi europei, in stile moresco, simile agli edifici di Marrakech.
Riprendiamo il nostro viaggio e già iniziamo a renderci conto di quanto speciale sarà proprio la parte On the Road. I paesaggi sono unici. Ci stupiamo di non soffrire il caldo, nonostante le distese aride di terra rossa coronate da centinaia di pale eoliche in qualsiasi direzione.
Arriviamo nel pomeriggio alla seconda tappa della giornata, il paesino di Albarracin. Incastonato in una gola, con le strade acciottolate e gli edifici tinteggiati di ocra e rosso sbiaditi, ci rendiamo presto conto di aver trovato un’altra perla della Spagna, con un bellissimo panorama sulla vallata da ammirare dalle alte mura. Sostiamo in un bar per spizzicare del formaggio locale, che non mancheremo di comprare da un caseificio appena fuori dal paese, e del prosciutto Serrano appena affettato.
Ci rimettiamo in viaggio, e arriviamo prima del tramonto alla meta successiva, Valencia.
Sistemate le valigie in alloggio, riusciamo a fare una passeggiata prima che venga il buio, e passeggiamo lungo i Jardins del Túria fino a la Ciutat de les Arts i les Ciències, con tutti i bellissimi e singolari edifici bianchi di Calatrava. Avevo già visitato questo posto durante l’università, e con mio sommo dispiacere l’ho trovato davvero degradato, con le maioliche che rivestono gli edifici cadenti e polverose. L’impressione generale è sempre suggestiva comunque, e ci godiamo il panorama fino al tramonto.
Andiamo a cena e camminando per un bel po’ vicino a una zona paludosa e un’area semi abbandonata, arriviamo alla zona portuale, dove sostiamo per un po’ in ammirazione del mare di notte al Veles et Vents.
GIORNO 4
Valencia
Colazione a due passi da casa, nel Mercat de Colom, con una horchata, una prelibatezza a base di strane bacche, simile a un latte di mandorla che abbiamo appena scoperto, e fartòns, dei lingotti di pasta dolce da inzuppare. Ci avviamo verso il centro e visitiamo monumenti e mercati, e facciamo una sosta per un’altra horchata pomeridiana all’Horcharia de Santa Catalina. Facciamo un pò di shopping nel centro, e torniamo per il tramonto e una seduta fotografica alla Città della Scienza. Stavolta siamo in macchina e torniamo al porto per goderci una super paella Valenciana.
COLAZIONE: Mercat de Colom | CAFFÈ: Horchateria Santa Catalina | CENA: La Pepica
GIORNO 5
Valencia - Granada
Sveglia presto e ripartiamo verso Granada, prossima tappa del viaggio.
Arriviamo al nostro alloggio scarpinando nei vicoli a gradoni della città vecchia e ci godiamo per qualche attimo l’hotel, un'antica dimora spagnola, mantenuta intatta e davvero pittoresca, un po’ labirintica, tutta in legno, e con una bellissima vista dell’Alhambra dalla nostra camera. Usciamo e subito andiamo dall’altro lato della profonda gola che separa due lati della città per una visita al monumento. Stupendo e maestoso, uno dei posti più belli visti finora in Europa, con una magnifica vista della città.
Prima di cena facciamo una passeggiata nel quartiere arabo e ci fermiamo in una delle famose teterias. Sembra di essere davvero a Marrakech stavolta, con odori di incenso, negozietti di calzature in pelle e tappeti come in un suk. Dopo cena torniamo in una teteria per un thé alla menta e uno ai fiori per concludere la serata.
HOTEL: Casa de Aljarife | CENA: Bodegas
GIORNO 6
Granada - Valdevaqueros
Andiamo verso la costa oggi, dove alloggeremo in tenda in un campeggio sulla Costa de la Luz per un paio di giorni. Sulla strada facciamo una deviazione per visitare il paesino di Setenil de las Bodegas, dove il centro storico è stato costruito scavando nelle rocce di una gola, da cui affiorano le facciate bianche delle case schiacciate da questi immensi macigni incombenti sui passanti.
Arriviamo a Valdevaqueros, spiaggia vicino alla quale si trova il nostro camping. Montiamo la tenda e ci sistemiamo per uscire a fare una passeggiata serale a Cadice. Percorriamo un po’ di chilometri tra distese immense di steppa, punteggiate da tori e sequenze interminabili di pale eoliche immerse nella bruma.
Questo paesaggio magico ci conduce a Cadice, una piccola ma deliziosa città marina dove ci perdiamo nei vicoli disegnati dalle case con le facciate aggettanti in vetro.
CENA: Meson Criollo
GIORNO 7
Valdevaqueros
Passiamo la giornata in spiaggia, piú che altro a guardare i kite surfer e a evitare la sabbia negli occhi sollevata dal vento fortissimo. Il tutto dopo una colazione in un anonimo bar davanti alla spiaggia, dove peró ci servono una gustosissima e gigante tostada con tanto aglio e prosciutto per iniziare al meglio la giornata.
Nel tardo pomeriggio decidiamo di andare a visitare Gibilterra. Entriamo entusiasti in questa “isola” britannica, attraversando una frontiera, cambiando lato della guida, e varcando la pista di un aeroporto che separa la piccola penisola. Ben presto ci accorgiamo che si tratta di una deludente cittadina inglese in miniatura, trapiantata in Spagna, con le stesse cassette della posta e cabine telefoniche rosse ma con tanto più degrado. Abbastanza delusi ce ne andiamo, non prima di aver speso qualche euro per il parcheggio e averne ricevuto in cambio dei Pounds sonanti che non sapevamo come spendere.
GIORNO 8
Cadice - Siviglia
Prima di lasciare la costa, facciamo ancora un passaggio a Cadice, per rivedere questa graziosa cittadina alla luce del sole. Dopo una passeggiata mattutina, ci dirigiamo verso Siviglia. Approdiamo al nostro carinissimo hotel, e usciamo per una passeggiata fino a Plaza de Toros e su lungo fiume, e una cena. La città si rivela già molto bella.
CENA: Vineria San Telmo | HOTEL: Puerta de Sevilla
GIORNO 9
Siviglia - Cordoba
Colazione di fronte all’hotel con l’immancabile tostada andalusa.
COLAZIONE: Cerveceria Mezquita
Giriamo a piedi la città, come sempre: la meravigliosa Plaza de España è un posto unico e imperdibile e l’Alcazar si rivela un gioiello ancora più bello dell’Alhambra, purtroppo, o per fortuna, meno noto. Nel caldo asfissiante, insolito per la Spagna ma apparentemente tipico di Siviglia, visitiamo il Metropol Parasol, a Plaza de la Encarnacion, una gigantesca struttura in legno che ombreggia la piazza. Sostiamo per qualche tapas in un delizioso locale non lontano e poi riprendiamo il nostro viaggio verso Cordoba.
PRANZO: Bar Alfalfa
Arriviamo con un po’ di fatica, e dopo aver desistito dal percorrere le strettissime vie del centro storico in macchina, nel nostro hotel, un edificio storico arredato a tema con una camera enorme.
HOTEL: Hospederia El Churrasco
GIORNO 10
Cordoba - San Sebastian
Facciamo una passeggiata nella bella cordoba. Visitiamo l’Alcazar e a pranzo, sotto il sole cocente, ci fermiamo all’ombra del castello a mangiare la tortilla di patate più famosa della città. A ragione, visto che oltre ad essere buona, si tratta di tortillas grandi quanto una forma di formaggio, spesse circa 15 cm, e davvero invitanti. Nel pomeriggio visitiamo la bellissima Mezquita, una moschea convertita in chiesa cristiana, con una selva di colonne bicromatiche da mille e una notte.
PRANZO: Bar Santos
Sulla strada verso casa, ci fermiamo a visitare i mulini a vento di Consuegra, i famosi mulini delle avventure di Don Chisciotte. A sera facciamo una pausa per la cena a Burgos, che con nostra sorpresa scopriamo essere un’altra bellissima cittadina. Troviamo tutti i locali ormai chiusi, e ci accontentiamo dell’unico tapas bar che ci da accoglienza. Stanchi, a notte fonda riprendiamo il viaggio. Ci fermiamo vicino a San Sebastian per riposarci.
GIORNO 11
San Sebastian - Zurigo
Il mattino seguente, stanchi morti e con le occhiaia fino all’ombelico, facciamo una passeggiata a San Sebastian, nei Paesi Baschi, dove mangiamo delle improbabili tapas (qui chiamate pintxos), come bocadillos con brie e marmellata. Il locale è un anonimo e minuscolo bar fuori dal centro storico, ma è un ottimo posto per avere un'idea della cucina locale.
COLAZIONE: Bar Diz
Dopo aver curiosato in qualche negozietto da surfer, ripartiamo, e facciamo un’altra sosta nella snob e soleggiata Biarritz, dove ci accalchiamo nella piccolissima e affollatissima spiaggia della città per trascorrere qualche ora di riposo al sole. Ripartiamo nel tardo pomeriggio e raggiungiamo Zurigo a notte fonda.
Questo contenuto NON È SPONSORIZZATO, ma è basato sulla mia genuina esperienza personale. Opinioni positive e negative spontanee, condivisibili o meno, che spero possano aiutare a vivere esperienze di viaggio migliori. I miei consigli sono una guida per accompagnarvi nelle vostre esplorazioni, ma il viaggio vero, lo costruite voi!